Canzoni – 1

Seduto sull’orlo del tetto

Seduto sull’orlo del tetto
vedo risplendere “occhio di gatto”.
Sarà per la rossa, sua pazza madre,
stella binaria, che gioca col morto.

Le ortiche attendono il matto,
che cada a terra una buona volta!
Sarà meglio preparargli il futuro,
ordinare scure tinture e bavagli.

Accendi! Accendi subito! Non deve spegnersi
la pipa magica, tritura noci e fantasmi.
Dottor Alberto me l’ha consigliata.
Non concedere orecchio alle madri lagnose
che vogliono riportarti indietro nel nastro.
Vuoi forse tornare nella culla dei pazzi?
Ahimè! Senti come tirano, le meste vigliacche!

Stanotte il cerbero indosserà ciabatte rotte
e farà portare il vestito da sposa.
Dagli fuoco, al cerbero, dagli fuoco!
Se non proprio lui, brucia almeno il vestito bianco!

E poi dicono che devi fare attenzione
camminando sul bordo, e serra la porta
quando esci, loro invece lo fanno
solo se entri, legato.
Chiudono tutto, con lo scrocchio!

Stanotte griderà al matto
che abbasserà le orecchie,
cercherà i capelli che han rubato,
poi si stenderà nel pallido velo.

 

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